Per noi, ad esempio, a Natale solidarietà significa donazione. Per questo sosteniamo ancora una volta l’Istituto di Candiolo. Un contributo particolarmente sentito dalla famiglia Samsic Italia, che ci auguriamo possa donare un pizzico di speranza in più a termini come lotta e prevenzione.

Come sottolineato da Gianmarco Sala, Direttore Generale Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro,

“in questi tempi così complessi e frenetici, la speranza in un futuro più sereno è fatta anche di fiducia: è solo grazie al profondo legame con la sua comunità che la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha potuto realizzare l’Istituto di Candiolo – IRCCS e negli anni, insieme ai suoi sostenitori, fare progressi nella ricerca, migliorare sempre di più nelle cure e offrire tutto il suo supporto ai pazienti e ai loro familiari.

Se Candiolo non si ferma mai è soprattutto merito di chi ha scelto di sostenere la nostra Fondazione, dando continuità al lavoro delle oltre 800 persone tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici, garantendo più di milione e trecentomila prestazioni ambulatoriali l’anno e rendendo accessibili le tecnologie più innovative.

Il sogno visionario di dare un contributo significativo alla sconfitta del cancro è reso possibile dalla generosità dei tantissimi sostenitori – cittadini, istituzioni, imprese – che adesso ci consentiranno un ulteriore passo in avanti per la ricerca oncologica e per terapie sempre più mirate e personalizzate, con la realizzazione della nuova Biobanca”.

Il Professor Livio Trusolino, Direttore del Laboratorio di Oncologia Traslazionale dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, chiarisce il ruolo della Biobanca. “Si tratta di una struttura all’avanguardia, dedicata alla raccolta e conservazione di campioni biologici, che darà un impulso decisivo alla ricerca contro il cancro. Con una superficie di 2.900 m² distribuita su tre piani, ospiterà laboratori, criogenia e spazi dedicati a congelatori specializzati, offrendo ai ricercatori risorse preziose per sviluppare diagnosi e terapie sempre più precise e mirate. La Biobanca avrà un grande impatto sul futuro della ricerca oncologica: con una collezione di informazioni dettagliate di tipo istologico molecolare e sulla storia clinica dei pazienti donatori sarà possibile raccogliere una mole di dati estremamente importanti per moltiplicare le possibilità di successo anche contro le forme di tumore più aggressive.”

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